La senatrice di Fratelli d’Italia Anna Maria Fallucchi, ritorna ad interrogare il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini sulla “questione” Ferrovie del Gargano.
“Abbiamo raccolto nei mesi passati più di tremila firme e coinvolto tutti gli operatori turistici del territorio completamente in sintonia con la necessità urgente e inderogabile di fermare il tratto ferroviario alla stazione di Rodi Garganico per suggerire un prosieguo della rimanente corsa fino a Calenella con l’utilizzo di mezzi elettrici, di media portata e di notevole efficienza”, esordisce così la senatrice, che chiarisce:
“Ho nuovamente scritto al Ministro perché ritengo ci siano delle novità in seguito alla decisione del sindaco di Rodi Garganico di chiudere la strada provinciale Rodi-San Menaio (Vico del Gargano), dettata da motivi di esclusivo interesse della sicurezza stradale che risulta gravemente compromessa a causa di vistosi cedimenti del manto stradale credo anche in relazione a pericolosi fenomeni erosivi. Premesso il motivo, chiedo e vi chiedo il perché la linea ferroviaria che pur costeggia la strada provinciale non ha subito alcuna sospensione nonostante gli obblighi di prevenzione rischi e gli standard di sicurezza da garantire? Mi riferisco al personale viaggiante, ai lavoratori, a chiunque possa trovarsi a bordo di un treno.”
Ritorna dunque attuale il dibattito sul “famoso tratto” di 10 chilometri che separa Rodi dal fine corsa di Calenella. Sulla questione ci sono stati incontri e manifestazioni di protesta anche per sollecitare le autorità locali a dialogare con i dirigenti di Ferrovie del Gargano nel trovare la soluzione più idonea per garantire il trasporto e nello stesso tempo permettere di fruire in maniera alternativa di un’area a forte vocazione turistica a detta di molti “penalizzata” da una linea che affianca strutture turistiche e strada provinciale. In molti invocavano una pista ciclabile, parcheggi e bus alternativi.
“Non sono contro la ferrovia, ribadisce la sen. Fallucchi, ma sono convinta che sia necessario ed oltremodo utile per tanti, fermarne la corsa a Rodi Garganico per poi organizzare una rete di trasporti leggeri, sostenibili e panoramici, per consentire anche nelle ore notturne lo spostamento in tranquillità dei giovani. Infatti sarebbe motivo di sicurezza, penso agli incidenti e al minor inquinamento ambientale.”
Poi una frecciatina ai sindaci delle aree interessate:
“Cosa ne pensano gli amministratori locali?
Cosa hanno prodotto in questi mesi?
Quali azioni concrete sono state messe in atto?
E’ vero che molti utenti preferiscono salire a bordo dei treni dalla stazione di Ischitella ritenuta sicura per quanto riguarda il rispetto degli orari e la certezza della corsa?”
Molte le domande della senatrice di Fratelli d’Italia.
Intanto in questi giorni si registrano diversi incidenti stradali sulle nostre strade ed in particolare sulla Strada a Scorrimento Veloce per tutti la Superstrada del Gargano.
Al pericolo degli animali selvatici sempre più numerosi per il loro transito continuo nelle ore notturne, si aggiunge l’imprudenza nell’uso dei telefonini e la fatalità degli scontri frontali.
Tutti argomenti al vaglio degli addetti ai lavori che hanno deciso di allargare le riunioni organizzative e stabilire una strategia comune di intervento.
Ma occorre decidere in fretta tra provvedimenti urgenti ed azioni prioritarie.
“In questi mesi non sono stata a guardare, anzi, precisa la Fallucchi, ho aspettato la nomina del nuovo Assessore Regionale ai Trasporti per concordare un sopralluogo sulle aree più a rischio e su tutta la rete ferroviaria e poter discutere sul posto di eventuali soluzioni. Ho apprezzato la disponibilità dell’Assessora Debora Ciliento molto sensibile alla mobilità sostenibile e non ho potuto fare a meno di testimoniarle anche la mancanza di accessi per disabili e per le carrozzine sull’intero tratto del lungomare di San Menaio, luogo di villeggiatura scelto in maggioranza da famiglie con bimbi al seguito. Una foto che mi è stata inviata sui social ha colpito particolarmente la mia sensibilità di donna e di senatrice, che sente spesso parlare di inclusione ma che quotidianamente deve fare i conti con l’incapacità di tutelare un sacrosanto diritto dei diversamenti abili e delle fasce sociali più deboli da parte di chi potrebbe davvero cambiare le sorti della nostra comunità.
Un appello e un grido di dolore dunque per la parlamentare garganica che conclude con una precisazione: “Non voglio farne una questione politica! Oggi rappresento le istituzioni e voglio agire per il bene comune, lasciare un segno del mio impegno senza tenere conto del colore dei partiti specialmente quando si tratta di questioni vitali per tutta la comunità.
E’ in discussione l’economia, il lavoro di tantissimi garganici, il futuro dei giovani che potrebbero scegliere di restare nella loro terra se solo si creassero condizioni di vita fattibili e più sostenibili.
Ci sto provando con tutte le mie capacità ma vorrei più impegno e partecipazione da chi ha scelto di amministrare la nostra Montagna del Sole.”
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