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Immagine del redattoreMichele Lauriola

Giuseppe Borzellino e «I figli di Delia»

Giuseppe Borzellino e «I figli di Delia»


"Con questo intervento, volevo esprimere il ringraziamento mio e dell’Amministrazione comunale a Giuseppe Borzellino. Lo conosco da quando ero bambino, ma in questi oltre dieci anni da Sindaco ho potuto toccare con mano e apprezzare il suo amore per la nostra comunità, la nostra storia, la nostra cultura. Giuseppe Borzellino è amante e cultore della delianità. Come amministrazione comunale, siamo lieti di sostenere – tramite il progetto “Democrazia partecipata” - questo lavoro di Giuseppe Borzellino perché, se è pur vero che su Delia è stato scritto tanto, è altrettanto vero che questo libro è unico nel suo genere. Infatti, ricostruisce e racconta la storia dei figli della nostra città caduti per difendere l’Italia, la nostra libertà, la democrazia."

dr. Gianfilippo Bancheri - Sindaco di Delia (CL)


La presentazione del libro di Giuseppe Borzellino a cura di Gianfilippo Bancheri, sindaco di Delia è significativa e racchiude in sintesi il lavoro svolto dall'autore.

Giuseppe mi ha spedito una copia cartacea e una "virtuale".

Ero certo dell’esistenza di persone buone, generose, appassionate del proprio paese e capaci di donare disponibilità, amore e prossimità. Ne ho avuto ulteriore conferma proprio oggi, ricevendo il pacco dalla Sicilia.

A distanza di ottant’anni, grazie a Borzellino, un siciliano di altri tempi e alla sensibilità del sindaco di Delia, ho avuto la possibilità di conoscere realmente ciò che è accaduto la notte dell’8 agosto del 1943, nel pieno di un’azione bellica, quando l’aereo di mio zio Pietro Lauriola, venne abbattuto nei cieli di Delia (CL).

Giuseppe ha ricostruito con grande professionalità e spirito di dedizione i momenti più significativi della tragica vicenda di guerra che ha interessato la mia famiglia e grazie anche ad uno straordinario documento emerso nelle sue ricerche ha finalmente fornito delle risposte certe ai tanti interrogativi.

Nessuno prima di oggi era a conoscenza del numero preciso e dell’identità dei componenti l’equipaggio dell’aereo.

Sappiamo, grazie a Giuseppe, che ci fu un superstite e che venne catturato dai soldati americani. Grazie alla sua testimonianza si è fatta luce anche sulla dinamica dei fatti.

Tutto dettagliatamente riportato nel libro e corredato da documenti certificati.

Un libro interessante per gli argomenti trattati, per la caparbietà di dare «un volto» agli eroi delle guerre, per il ricordo di tanti «ragazzi» di Delia che hanno versato il loro sangue per la patria, perché ha tributato onori e meriti a gente sconosciuta, come mio zio, spinto solamente da amor di Patria.

Per ultimo, voglio ringraziare Giuseppe anche per aver posto sul cippo commemorativo fatto erigere dall’Amministrazione Bancheri, una foto dell'aviere Pietro Lauriola e complimentarmi non solo per l’encomiabile lavoro editoriale, ma anche per la sua capacità di donare senza nulla chiedere.








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