La Confraternita del Rosario a Carpino
E nella Chiesa di Carpino venne il giorno della “Confraternita del Santissimo Rosario”, sotto la protezione di Maria Santissima del Rosario, non a caso, molto venerata nel paese garganico, come di seguito si accenna. Questa nuova congregazione laicale segue quella, ormai secolare, della “Confraternita di san Rocco” presente presso l’altra chiesa parrocchiale di san Cirillo. La neo Confraternita si è insediata ufficialmente (ma già operante da alcuni anni) nella chiesa matrice di san Nicola in Myra durante la concelebrazione eucaristica serale di domenica 6 ottobre, presieduta da S.E. l’Arcivescovo Mons. p. Franco Moscone, con il parroco don Nicola Iacovone e il vice don Michele Arturo, attraverso il sacro rito della “Vestizione” dei primi confratelli che ne fanno parte. Per l’occasione è stato letto, ai numerosi fedeli presenti, il relativo Decreto dello stesso Vescovo sipontino con cui ha eretto la Confraternita, che così recita:
“La tradizione della nostra Diocesi vanta la presenza di Confraternite che hanno arricchito la vita spirituale e l’impegno laicale nelle nostre comunità parrocchiali. Considerato che nella Parrocchia di san Nicola di Mira in Carpino (Fg), un gruppo di fedeli si riunisce di fatto già da alcuni anni, con lo scopo principale di crescere nella fede e di operare a servizio della Comunità Cristiana di Carpino e che tale gruppo, con lettera del 13 settembre 2024, ha chiesto di potersi costituire in una Confraternita; sentito il parere del Parroco don Nicola Iacovone; visti i cann. 298 §1, 301 e 312 §1,3° del C.J.C., con il presente Decreto ERIGO la “Confraternita del Santissimo Rosario” con sede nella Parrocchia di San Nicola di Mira in Carpino. La “Confraternita del Santissimo Rosario” è retta dallo statuto vigente per tutte le Confraternite diocesane, approvato e promulgato dal mio predecessore Mons. Valentino Vailati con suo Decreto del 27 novembre 1988. Manfredonia, dalla Curia arcivescovile, il 15 settembre 2024, +Franco Moscone crs Arcivescovo - Sac. Matteo Tavano Cancelliere arcivescovile.”
Vi hanno partecipato anche alcune altre confraternite di paesi garganici limitrofi, oltre a quella di San Rocco di Carpino.
L’Arcivescovo Mons. P. Franco Moscone ha ricordato che questa nuova confraternita è la 30^ che viene istituita nella nostra Diocesi e che il suo cammino iniziò già con il predecessore e compianto Mons. Michele Castoro e con gli ex parroco don Tonino Di Maggio e il Vice don Michele Abatantuono. Nella sua omelia Mons. Moscone, tra l’altro, ha richiamato, non solo la neo confraternita ma tutto il popolo di Dio, ad una Fede sempre viva, autentica, vera e salda di testimonianza nella fraternità, all’interno della comunità parrocchiale e nel paese, e di non dimenticare di essere soprattutto operatori di pace.
Il Sacerdote don Gabriele Giordano, già vice parroco in Carpino ed ora Parroco a Vico del Gargano, è il Vicario episcopale per le Confraternite della nostra Diocesi. Lo stesso Presbitero ha presieduto, la sera del successivo 7 ottobre, con la presenza delle Autorità civili e militari, la concelebrazione eucaristica che ha preceduto, come da rituale e secolare tradizione, la processione dell’antica effige di Maria Santissima del Rosario (tra l’altro restaurata insieme al bambino Gesù e rivestiti con nuovissimi abiti, esattamente due anni fa), in occasione dell’annuale Festa popolare e religiosa a Lei dedicata devotamente dalla Comunità di Carpino. La storia locale racconta che tale processione si svolse per la prima volta in un 7 ottobre dello scorso secolo (proprio per il significato della festa liturgica che rappresentava) su iniziativa del parroco dell’epoca e del popolo carpinese, per chiedere la grazia della pioggia sul territorio del paese, in quanto era in atto una lunga siccità; pioggia che, subito dopo quel giorno, cadde copiosa. Come si ricorderà, infatti, la Chiesa celebra la Festa liturgica della Madonna del Santo Rosario il 7 ottobre poiché proprio in tale giorno dell’anno 1571, nella battaglia navale di Lepanto, gli uomini della flotta della Lega Santa pregando si affidarono nelle mani della Madonna del Rosario riuscendo a sconfiggere quella dell’Impero Ottomano. E Mons. Arcivescovo ha voluto sottolineare che le bombe e le armi rappresentano sempre e solo guerre, mentre, dall’altra parte, il Rosario di Maria vuol dire pace di cui oggi c’è tanto bisogno. Proprio davanti a questa sacra immagine, nella nicchia dove è posta a tutt’oggi, avvenne e fu vista la lievitazione da terra del Servo di Dio, il filippino P. Giulio Castelli orante, parroco e missionario a Carpino agli inizi del 1900.
Da notare che nella Festa della Madonna del Rosario di quest’anno, per l’occasione, ha esordito la nuova Associazione del ricostituito “Corpo Musicale Carpinese” diretto dalla Maestra Liberiana Manzo.
Mimmo Delle Fave
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