La vita è un viaggio.
Tante le tappe, le fermate, le ripartenze.
In Giugno il paese è stato chiamato ad eleggere i propri europarlamentari.
I vichesi hanno praticamente disertato i seggi, un segnale evidente, una vera e propria sconfitta dei partiti e della politica locale.
Perchè un'affluenza così bassa alle urne?
Mi mancano le stagioni dei comizi, dei confronti, degli incontri e delle apparizioni, mi mancano addirittura le promesse, l’annunciata apertura di ospedali, le prese in giro e quella simpatica pantomima dei soliti candidati noti a tutti.
Ma cosa resta della politica?
Solite riunioni in casa per questo o quel candidato amico dell'amico, qualche telefonata, un po’ di messaggini e niente più.
Il risultato è che su 6.305 aventi diritto hanno votato 1.674 elettori, appena il 26%. Ma tant'è.
Gli unici sussulti in tema politico, se così possiamo definirli, sono relativi al duello a distanza (ma non troppo) tra l'ex sindaco Sementino e il redivivo sindaco Sciscio, qualche post con manifesti punzecchianti del Consigliere Cusmai e un rianimato Consiglio Comunale.
Non facciamo menzione delle interrogazioni perché non le conosciamo, ma ci dicono che esistono.
Al netto delle accuse mosse al sindaco, è chiaro che l'elemento di novità è rappresentato dalla «vivacità» delle risposte e dalla reazione-azione di Sciscio.
Alcuni suoi provvedimenti sono stati criticati come l’ordinanza sui sensi unici nelle strade rurali che ha fatto nascere una polemica infinita sbarcata anche sui social. L’opinione pubblica ha gradito però la stretta sugli ombrelloni abusivi in spiaggia libera, le incombenze per i proprietari di cani e la pulizia della spiaggia che non si vedeva da tempo.
Per il nuovo campo sportivo e per l’apertura del parcheggio a pagamento a S. Menaio solo qualche debole polemica.
«E’ un sindaco stimolato, si dice in giro, sotto osservazione e bersaglio continuo da parte dell’opposizione.»
Circostanza abbastanza nuova, per non dire insolita. Negli ultimi dieci anni abbiamo assistito poche volte a confronti ed opinioni discostanti dai voleri del «Palazzo».
Calda estate 2024: come da tradizione, il cartellone degli eventi è ricco di manifestazioni.
A settembre capiremo se siamo stati capaci di attrarre pubblico e visitatori contribuendo allo sviluppo economico del paese.
In autunno inizieranno le grandi manovre dei partiti e degli aspiranti candidati alle elezioni regionali.
Sotto gli ombrelloni il solito chiacchiericcio.
Si parla di tizio o di caio, interessati ad un posto in quel di Bari. Ci saranno anche candidati di Vico?
Una buona occasione per far ritornare la politica nel paesello e riportare gente alle urne.
Quando il mare è calmo, recita un vecchio adagio, siamo tutti bravi marinai. Buone vacanze a tutti.
Ci risentiamo a settembre.
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