«Non un Papa, ma un papà»
- Comunicato stampa
- 7 ore fa
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Il ricordo dell’artista Màngano: «Non un Papa, ma un
papà»
Il garganico ha donato a Sua Santità Papa Francesco una
statua di San Michele Arcangelo , in polvere di marmo e
alabastrino e rifinita in foglie e ornamenti oro.
Màngano, dice, ha amato molto questo Papa, “come tutti”. Stamattina ho
sentito un colpo al cuore. Ho la pelle d’oca. Incontrai Papa Francesco
quando consegnai l’opera nella sala Nervi insieme ad alcuni amici
zampognari tra cui anche il Maestro Piero Ricci . Lo ricordo benissimo:
non incontrai un Papa, ma un papà. Mi teneva la mano stretta . In quella
giornata straordinaria, del 18 Dicembre del 2024, ho avuto il privilegio di
scambiare con il Santo Padre alcune parole che non dimenticherò mai, e
donargli una statua di San Michele Arcangelo di Monte Sant'Angelo .
Ritrovare, vivere e testimoniare la fede, come il percorso di vita del
Maestro Mangano, fondatore de “La Bella Cumpagnie” e poi dei
“Danzanova”, instancabile promotore della cultura popolare (musica,
danza, canto) del Gargano, della Puglia e di tutto il mezzogiorno,
ambasciatore del folk pugliese nel Mondo. Proprio lui, poeta della
tarantella, tra luccichii e allegrezze, ha saputo mostrare, insieme alla sua
famiglia e la sua compagnia , la bellezza di una fede sincera, semplice,
profonda, autentica, mettendo l’arte al servizio della fede. “L’arte può
parlare di pace e combattere il male”. Una purezza di spirito, che brilla
negli occhi del Maestro Mangano, che ravviva il suo impegno costante nel
promuovere l’Arcangelo Michele (420 le statue consegnate) insieme alla
cultura del territorio che lo osanna.“Ogni giorno – gli ha risposto il Papa –
prego San Michele Arcangelo perché mi aiuti a vincere il diavolo”. “Per un
artista credente, quale io sono, - ha commentato a posteriori Michele
Mangano - avere avuto l'occasione di incontrare Sua Santità Papa
Francesco è stata un’emozione unica e indescrivibile, che conserverò nel
mio cuore”.
Ora, continua, «non so cosa succederà, chi sarà il prossimo Pontefice. Ma
come mi diceva un Cardinale, “ogni epoca ha il suo papa” . Negli anni di
Ratzinger serviva durezza, mentre Francesco ha portato dolcezza». Papa
Francesco, ha dato tutto fino all' ultimo. Ha interpretato veramente lo
spirito di Cristo ci ha donato anche il suo ultimo respiro. Mi dispiace che
sia morto con il dolore di vedere ancora il mondo in guerra. Visto che qui
non riusciva a ottenere la Pace è andato in cielo per vedere di fare
qualcosa da lassù. Speriamo che il Mondo lo ascolti, che la sua voce dall'
alto arrivi al cuore dei potenti e di tutti.
Maria Assunta Marangelli

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