Sulla fotografia
Spesso mi viene chiesto cosa è la fotografia.
Ancora più spesso mi viene chiesto di quale attrezzatura bisogna dotarsi per poter fare una bella fotografia.
Una volta, mentre conversavo di questi argomenti con Francesco (il quale mi chiedeva lumi sulle qualità di un buon fotografo), gli dissi che la dote principale di un buon fotografo non stava nelle capacità tecniche (sempre utili) ma essenzialmente nelle capacità umane personali: l’empatia, verso gli altri e verso il mondo esterno, la voglia di comunicare, la volontà di espressione.
Dunque una capacità esclusivamente creativa, artistica, concettuale e culturale, che parte da ciò che una persona è e non da ciò che una persona ha (attrezzatura e/o capacità tecnica).
Ricordai a Francesco quanto fosse bella quella sua foto, fatta con un telefono di fascia bassa, che ritraeva sua moglie che passeggiava pensierosa e assorta.
L’immagine, persino leggermente sfocata e mossa (proprio come piace a me e come piaceva alla grande Cameron) costringeva a fermarsi un attimo e a cercare di carpirne il pensiero o addirittura l’animo...
Una immagine che spingeva il lettore a soffermarsi un attimo almeno, in questo mondo veloce, frettoloso, bombardato costantemente da immagini.
Immagini per lo più sature di colore, ricche di dettaglio, a volte perfette tecnicamente...
Ma, il più delle volte, prive di anima, di contenuto, di espressione artistica.
Francesco, credo a causa della stima che nutre per me del tutto immeritata, convenne, forse con qualche riserva, chissà...
Tutto questo per dire, sulla fotografia, che non c’è affatto bisogno di una attrezzatura costosa per fare una buona fotografia, ma c’è bisogno certamente di un buon contenuto...
Con una buona attrezzatura si farà quasi certamente una bella fotografia che però potrebbe non essere una buona fotografia...
La differenza è sostanziale.
Cosa è il contenuto di una buona fotografia?
E’ la capacità di una immagine, proprio come se fosse un testo, di provocare una lettura, pensieri, un’emozione, delle riflessioni, dunque di assolvere ad uno dei requisiti fondamentali dell’arte: comunicare.
Marcello Aguiari
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