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Superstrada del Gargano sotto i riflettori: emergenza cinghiali e sicurezza stradale

Riceviamo e pubblichiamo

Le problematiche sulla sicurezza della SS 693, meglio conosciuta come “superstrada del Gargano” sono al centro dell’attenzione dei Sindaci e della Prefettura di Foggia sin dal 2022, quando su richiesta dei primi cittadini di San Nicandro Garganico, Cagnano Varano e Lesina fu istituito dall’allora prefetto Valiante un tavolo permanente sull’emergenza cinghiali.

“Il tavolo, a cui partecipano anche enti come il Parco Nazionale del Gargano e ANAS, - spiegano i Sindaci di San Nicandro Garganico, Cagnano Varano, Carpino, Ischitella, Vico del Gargano, Rodi Garganico e Peschici - è occasione anche per porre puntualmente le condizioni generali di quella strada”, la più importante e trafficata del Promontorio, soprattutto nei mesi estivi.

Già da tempo i Sindaci hanno interloquito proprio con ANAS sul tema, ottenendo l’impegno a pianificare interventi consistenti di manutenzione straordinaria, che dopo lunga attesa sono stati inseriti finalmente dal Governo nella legge di bilancio 2024 e ora si attende il decreto di finanziamento”, evidenziano i primi cittadini.

La problematica cinghiali, invece, appare più complessa. Da una parte, spiegano i sindaci, il Parco Nazionale del Gargano  tarda ad attivare le procedure, previste dalla Legge, per autorizzare gli abbattimenti anche in area protetta, come già fatto invece dall’ATC d’intesa con la Regione Puglia, per le sole aree fuori parco. Dall’altra, qualsiasi intervento straordinario, come può essere l’installazione di recinzione a bordo strada, tra l’altro prevista dalla normativa solo per le autostrade, su una strada statale dev’essere autorizzato e finanziato dal Ministero dei Trasporti, evidentemente con una legge ad hoc.

Intanto, sempre sull’emergenza cinghiali, i sindaci del Gargano saranno convocati a breve, stavolta sul Promontorio, in un incontro di aggiornamento della cabina di regia prefettizia sulla peste suina e sull’emergenza cinghiali.

“Ci auguriamo – concludono i sindaci nella nota – che tutti i rappresentanti politici, in Parlamento e in Regione e anche quelli che siedono nei banchi dell’opposizione nei comuni, sollecitino il governo Meloni a mettere mano sulla Superstrada, che prima di essere giustamente allungata fino a Vieste e Mattinata, necessita di un restyling radicale nella parte già esistente”.

Resta, infine, un dato statistico acclarato: quasi tutti gli incidenti avvenuti sulla SS 693 nell’ultimo anno, esclusi forse quelli per i cinghiali, sono stati causati da imprudenze o da alta velocità, su una strada dove il limite massimo è 80 Km/h e dove i tratti di linea continua con divieto di sorpasso sono parecchi.



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